Babel chit-chat
Partecipa a un divertente gaming interculturale in cui condividere la cultura italiana e locale praticando l’inglese e non solo…
Narrare la nostra cultura attraverso un divertente gaming interculturale, interagire in diverse lingue tra diverse culture. il Babel è una attività di educazione non formale alle differenze, al turismo sociale e al multilinguismo che si realizza attraverso un incontro informale di socialità e scambio utile a condividere la cultura italiana/locale e conoscere volontari globetrotters e agri-travellers. Almeno ogni 3 settimane, 8 mesi per anno, 1 incontro per socializzare in una babele di lingue negli spazi del Wiki Social Club. Un incontro di intercultura, socialità e scambio utile a promuovere il territorio e la nostra cultura, sviluppando capacità relazionale con le diverse persone e le diverse lingue. Il Babel è un laboratorio “meet the world”, una attività di educazione non formale orientata alla intercultura ed incontrare il mondo: l’attività, guidata dagli operatori No Border, è una vera occasione di incontro con il mondo e “viaggio” virtuale, opportunità preziosa soprattutto alla luce delle nuove frontiere alla effettiva possibilità di viaggiare conseguenti alla grave pandemia Covid. Il Babel è “happy hour” poichè realizzato in orario aperitivo ed offre un assaggio di sapori locali e solidali. L’incontro è una attività di circa 2/4 ore con visual e proiezioni utili a sviluppare un supporto audio-visuale alla narrazione guidata in forma di gioco circa le tipicità, tradizioni e stereotipi del nostro territorio e delle diverse regioni d’Italia.
Il Babel è un laboratorio “meet the world”, una attività di educazione non formale orientata alla intercultura ed incontrare il mondo guidata dagli operatori e volontari della Associazione No Border.
L’attività si svolge negli spazi del Social Club a Wiki Hostel.
Questa è una attività gratuita in quanto parte del progetto Comunità Solidali “No Border Social Club” realizzato dall’Associazione No Border ODV in collaborazione con la APS Pantasema e finanziato dalla Regione Lazio con risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.